A TU PER TU COL LARIOSAURO
venerdì 6 agosto, ore 21, serata con proiezioni presso la stazione ferroviaria di Varenna-Perledo
Il Lariosauro? Un altro avvistamento del “mostro del lago di Como”, di quelli che compaiono sui giornali soprattutto d’estate, quando la gente è al mare, c’è penuria di notizie e si pubblicano anche le bufale?
Nossignori, questo Lariosauro è esistito per davvero, anche se un po’ di tempo fa, quando non c’erano giornali a parlarne.
E nemmeno c’era il lago di Como; anzi, non esisteva nemmeno l’Italia e per andare al mare non avremmo dovuto neppure spostarci, dato che un mare tropicale poco profondo e sparso di isolette, simile a quello delle Bahamas, stava dove oggi si trovano le Grigne. Come dite? Non ce n’eravamo accorti e abbiamo perso un’occasione?
Beh, no: in effetti stiamo parlando di un bel po’ di tempo fa, per l’esattezza oltre 230 milioni di anni. Altrove, sulla terraferma si stavano appena affacciando i primi dinosauri, i cui resti più antichi sinora conosciuti risalgono, anzi, a un paio di milioni di anni più tardi.
In compenso la vita in quel mare tropicale era ricchissima; c’erano un sacco di pesci strani e i loro predatori, tra cui il lucertolone con pinne cui fu dato appunto il nome di Lariosaurus, vale a dire “rettile scoperto presso il Lario”, perché i suoi fossili vennero ritrovati in diversi esemplari, dal 1830 in poi, nel calcare bituminoso di Perledo e Varenna (il cosiddetto “marmo nero”).
Ma non vogliamo anticipare altro sulla serata con proiezioni in programma per venerdì 6 agosto, alle ore 21, organizzata dall’Associazione culturale “Scanagatta” di Varenna e dal Comune di Perledo presso la stazione ferroviaria di Varenna-Perledo (ingresso libero).
L’incontro sarà affidato a Giancarlo Colombo, che alcuni anni addietro, dopo lunghe ricerche, scrisse in proposito un libro divulgativo (fino ad allora, sul Lariosauro esistevano solo vecchi lavori scientifici destinati agli specialisti, di non facile lettura e pressoché introvabili). Il volume fu edito nel 2002 dall’Associazione “Scanagatta” e presentato a Varenna in occasione di una mostra che ebbe grande successo.
Nel frattempo, però, sono avvenute altre scoperte che costituiscono interessantissimi aggiornamenti dell’argomento, sul quale l’autore del libro e l’Associazione hanno curato due presentazioni in Power-Point, che saranno proiettate durante la serata.
Per concludere, se siete “laghee” metteteci un po’ di campanilismo, se siete turisti o forestieri metteteci un po’ di curiosità: venite a sentir chiacchierare della nostra gloria naturalistica, il Lariosauro, primo rettile fossile scoperto in Italia. Vi aspettiamo.
Disegno raffigurante la testa di Lariosauro è stato realizzato da Giancarlo Colombo